13 novembre 2007

sulla questione dei dodo del sommo Danilicum

appello per la liberazione dei Dodo (Raphus cucullatus)
Cari amici,
Mi appello a voi per farmi aiutare per un arduo compito:

liberare i Dodo
dall'oblio in cui sono caduti, non solo estinti nel lontano 1681, dalle isole Mauritius, ma a rischio di un pericolo ancora maggiore.
Il fattaccio si è consumato in una ridente cittadina del sud Italia, dal nome e dalla popolazione indefinita, si sa solo che gli indigeni sono paragonati ai trogloditi, con un cervello poco sviluppato.
Voci non confermate, raccontano che il delitto sia avvenuto durante lo svolgimento di un non meglio identificato rituale di gruppo, di cui poco si conosce, alcuni dicono che possa essere un rito per la celebrazione della fertilità in onore della Dea Saltamentas (antica Dea sumera/babilonese), altri pensano che possa trattarsi di un rito per la stigmatizzazione del Dio della fettuccina ai funghi porcini (il famosissimo porcus infinocchiatus), fonti autorevoli, invece, confermano che si tratti solo di un rito facente parte dell’antica tradizione nullafacentis-cazzaro risalente all’epoca Ming.
Durante questo rito, uno dei sommi sacerdoti, all’apice della tauromachia, ha invocato lo spirito dei Dodo, come liberatore della mente ed illuminatore dell’intelletto, ma è stato aggredito dagli altri pseudo sacerdoti, che, non riconoscendo le proprietà terapeutiche dell’animale mitologico, hanno veementemente insultato il sommo, con derisioni e prendendolo, detto in parole semplici, per il culo, asserendo che dodo fosse solo il nome di un famoso (ma dal sesso poco definito, visto che se ne và in giro con la mano, di un non meglio identificato individuo, nel culo) personaggio televisivo, che intrattiene la prole cantando e raccontando e zompando da un albero all’altro come un deficiente.
E’ per questo che mi appello a voi cari amici, sapendo della vostra proverbiale apertura mentale (e non solo), sapendo del vostro alto quoziente intellettivo, sapendo che posso sempre fare affidamento su di voi, collegatevi al link qui sotto e diffondete.
Cari amici, vi prego, facciamo in modo che il Dodo non subisca l’onta di una seconda estinzione, dopo quella fisica anche quella dalle nostre menti.
Chiudo questa mia, augurandomi che la nostra battaglia possa avere buoni risultati.

Viva il Dodo, viva la libertà di espressione, viva l’apertura mentale, viva los trabacadores unito, abbasso gli uccelli che vanno in giro con le mani nel buco del culo.


http://it.wikipedia.org/wiki/Dodo

vi prego diffondete




del sommo Emilincus

Rispondo alla tua

Arduo compito per te! "sommo fra tanti maestri" incompreso,
arduo dunque e per te difendere il Dodo dall'estinzione Maestro tu per tale motivo discrimini gli altri maestri di rituale Saltamentas molte sono le stimolazione mentalis quotidianes ma il ricordo del Dodo non scompare dunque bene facis tu caro Amico nel rammentare a tutti noi Come diceva Nadias la dea dell'architettura Il Dodo e un uccello che ci ha cresciuti tutti ricordiamo le sue canzoncine di buon mattino che ci accompagnavano nella mente per tutta la strada che ci divideva da casa a scuola
Questo e dunque cio che vogliamo ricordare e non uno spreggevole essere senza ali "ne cap ne cor" ma un dolce uccellino canterino cosi vorrebbe essre ricordato.
Quindi maestros dei miei stivalos viva il dodo canterino.

Cordialmente


del sommo Danilicum
Lascio a voi scegliere quale dodo ricordare, un tenero e povero sfortunato essere vivente (quello a sx), che, come succede sempre, a causa dell’iracondia e incuria dell’uomo, ha dovuto terminare la propria presenza fisica (ma non spirituale) sulle valli di Gaia, privandoci cosi del suo grazioso aspetto, e soprattutto del suo dolce canto curativo, che gli antichi definivano paradisiaco, oppure ricordare un pupazzo (quello a dx) dal sesso indefinito (motivi già esplicati nella mail precedente), arrestato piu volte per uso di sostanze psicotrope (basta vedere lo sguardo allucinato ed allucinogeno), per atti osceni in luogo pubblico (è stato piu volte beccato ad importunare giovani sessualmente instabili), e le cui canzoni, ci ammorbavano le palle la mattina appena ci svegliavamo, rendendoci la giornata più orribile di quanto in realtà potesse essere, canzoni che, inoltre, ci rimanevano nelle chiocche per tutto il sacrosanto giorno, facendoci bestemmiare tutti i santi dei paradisi di tutte le religioni, financo in lingua aramaica, nenie che sicuramente contenevano strofe demoniache, visto che in tutti i modi cercavamo di dimenticare, ma che insistentemente, indistintamente, quantunquamente, ci scassavano la minchia per un mese intero.

PS. Il vostro e non certamente il mio, inoltre, si chiama dodò, con l’accento sulla o, da cui si può dedurre l’origine francese dell’uccellaccio del malaugurio, cosa che lo rende sicuramente più odioso

Decidete voi


Viva il Dodo, viva la libertà di espressione, viva l’apertura mentale, viva los trabacadores unito, abbasso gli uccelli che vanno in giro con le mani nel buco del culo.



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